CAMPAGNA DI SCAVO TUSCULUM 2019
Sono riprese lunedì scorso le attività di scavo condotte dalla Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma a Tusculum, la cui durata complessiva sarà di 5 settimane (6 maggio – 7 giugno). Le ricerche si concentreranno quest’anno nell’area monumentale della città, allo scopo di fornire una lettura complessiva delle relazioni esistenti fra gli edifici eretti lungo il lato meridionale del foro. In particolare, ci proponiamo di ricostruire la planimetria complessiva della basilica giuridica già parzialmente indagata in passato (campagne 1996-2009), la cui parte orientale rimane ancora sepolta sotto terra. Al termine della campagna archeologica prevediamo di elaborare nuove piante di fase della zona e proposte di ipotesi ricostruttive.
A supportare il team di archeologi e ricercatori della Escuela Española nelle attività di scavo ci saranno -come da tradizione- i membri del Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus”, che collaborano al Progetto Tusculum fin dalla sua nascita nel 1994. Inoltre, grazie alle borse di studio generosamente bandite dalla XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, ente proprietario dell’area, anche quest’anno sei giovani archeologi provenienti da varie università italiane hanno la possibilità di partecipare alle attività di scavo, insieme a sette studenti spagnoli del Master di Archeologia provenienti dall’Universidad Complutense di Madrid (Programma Erasmus+).
Sabato 1 giugno è prevista la tradizionale giornata di “Scavi aperti”, organizzata dalla Comunità Montana (www.cmcastelli.it; https://www.facebook.com/tuscolo/): in tale occasione saranno organizzate visite guidate per presentare al pubblico il lavoro e i risultati dello scavo in anteprima.
La campagna archeologica è resa possibile grazie al finanziamento concesso del CSIC e dall’Instituto del Patrimonio Cultural de España (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte), ed è condotta in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale (concessione di scavo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio).